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Iniziamo il nostro A-B-C sulle attività di gestione rifiuti partendo proprio dalla prima cosa che un imprenditore, in questo campo come negli altri, deve fare….ossia aver bene chiaro in mente qual è il suo obiettivo finale; che tipo di attività vuole svolgere e a che tipo di clienti vuole rivolgere i suoi prodotti/servizi.

Sembra banale, ma questa “chiarezza di intenti” dell’imprenditore, normalmente semplifica di molto anche tutti gli iter amministrativi che necessitano per la realizzazione dell’idea imprenditoriale.

Partiamo infatti dal presupposto che, nella gestione dei rifiuti, ogni attività svolta necessita di un’autorizzazione e che di queste ne esistono tanti tipi diversi (AUA, AIA, ordinaria ex art. 208, iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali…).

L’iter amministrativo richiesto per una nuova autorizzazione è articolato, pertanto, maggiori informazioni si hanno, più rapida sarà l’individuazione del più idoneo percorso per ottenere le abilitazioni necessarie all’attività. Viceversa, apportare modifiche necessarie al cambio di passo dell’azienda in corso di iter amministrativo o, addirittura, iniziare tutto dal principio è decisamene controproducente.

Questo tipo di accadimenti spesso conseguono un notevole spreco di tempo, per lo studio, ma anche per l’imprenditore stesso che deve recuperare la documentazione richiesta, gravando ulteriormente la situazione con possibile aumento degli oneri di espletamento del servizio .

Concludendo la prima regola chiave, potremmo dire la nostra lettera “A”, è, quindi, quella di “INFORMARSI”, ricordandoci sempre che questa non è mai una perdita di tempo, ma un investimento sul nostro futuro.