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Siamo ormai quasi arrivati alla fine del nostro percorso per “muovere i primi passi” come imprenditori nel campo della gestione rifiuti e già tutti gli adempimenti necessari/obbligatori cui si dovrebbe ottemperare per operare in conformità alla normativa, sono stati attuati.

A questo punto l’imprenditore dovrebbe chiedersi se ci sono altri adempimenti che, anche se non obbligatori, potrebbero dare alla propria azienda un valore aggiunto.

Parlando di imprese che operano nel campo ambientale, potrebbe essere utile da molti punti di vista prendere in considerazione le certificazioni ambientali ad adesione volontaria.

Ci riferiamo, ad esempio, alle certificazioni di sistema ottenibili dopo aver messo in atto un opportuno sistema di gestione ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001, o alla ancora più “quotata”, registrazione EMAS.

Queste certificazioni che, chiariamo, hanno ovviamente dei costi per l’azienda sia in termini economici, che di impegno per la direzione e il personale, possono, per contro, fornire innumerevoli vantaggi, sia a breve che a lungo termine.

Tra questi, sono da evidenziare, ad esempio, le scontistiche sui massimali delle polizze fideiussorie richieste per l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali o per l’ottenimento di autorizzazione per la gestione di impianti di trattamento rifiuti, che vanno dal 40% per chi è in possesso di certificazione ISO 14001 al 50% per la i possessori di registrazione EMAS. Va, inoltre, tenuta in considerazione la propensione di sempre più imprese/enti di scegliere fornitori certificati o i limiti alla partecipazione ai bandi di gara per le aziende non in possesso di certificazioni ambientali.

Ma il possesso di una certificazione ambientale non va visto solo come aspetto puramente di “immagine” verso l’esterno, perché lo stesso permette un effettivo miglioramento della gestione interna all’azienda che si tradurrà in minori costi gestionali, minor rischio di sanzioni e minori incidenti ambientali.

Siete sicuri, quindi, che, come imprenditori di attività operanti in questo campo, sia utile fare solo il “minimo indispensabile” per ottemperare ai requisiti di legge o che, invece, la scelta migliore sia quella di “avventurarsi” su miglioramenti gestionali ad “adesione volontaria”?